20 Giugno 2025

Beyond Stillness – Voices of Refugee Resilience

 

Un progetto visivo tra fotografia e illustrazione per dare voce a chi vive nell’attesa

Beyond Stillness – Voices of Refugee Resilience esce oggi in occasione della giornata mondiale del rifugiato. Un progetto che unisce fotografia, illustrazione e narrazione per raccontare la condizione dei rifugiati sud-sudanesi in Etiopia, una delle crisi umanitarie più gravi ma meno visibili degli ultimi anni.

Attraverso lo sguardo artistico del fotografo e ambasciatore Oxfam Antonio De Matteo, della fotografa etiope Maheder Haileselassie, del fotografo olandese Petterik Wiggers e dell’illustratore Francesco Chiacchio, il progetto dà forma a un racconto visivo che attraversa i viaggi dolorosi e coraggiosi compiuti da migliaia di persone per raggiungere gli insediamenti di Gambella, in Etiopia.

Un esodo fatto di passi stanchi, di bambini portati in braccio, di notti nella foresta, di sete, paura, e canti che tengono in vita la speranza.

Un cammino che accomuna i rifugiati sud sudanesi a milioni di altri costretti ad abbandonare tutto, ma che al tempo stesso conserva una specificità irriducibile, fatta di volti, storie e memorie uniche.

Un ritratto di Nyabeel 28 anni nell' insediamento per sfollati sudsudanesi di Jewi, a Gambella, in Etiopia.
Credit foto: Maheder Haileselassie Tadese, illustrazione: Francesco Chiacchio. Un ritratto di Nyabeel 28 anni nell’ insediamento per sfollati sudsudanesi di Jewi, a Gambella, in Etiopia.

Oltre l’immobilità, uno spazio di possibilità

Il cuore del progetto è una riflessione sulla sospensione esistenziale vissuta da chi è costretto a fuggire dal proprio Paese e a vivere per anni in uno stato di attesa indefinita. La fotografia diventa strumento di realtà: fissa l’attimo, racconta la staticità, la routine quotidiana fatta di gesti semplici e ripetitivi, ma profondamente carichi di significato.

“Non dimenticherò mai quel caldo torrido, le strade polverose, la precarietà che ho toccato con mano, ma ancora di più mi resteranno dentro i sorrisi di chi non ha nulla; eppure, ti accoglie con la voglia di conoscere: con questo viaggio ho aperto gli occhi sul mondo, e ho capito quanto siamo privilegiati.”
— Antonio De Matteo

In questo scenario apparentemente immobile, entra in gioco l’illustrazione, che rompe la quiete e introduce il movimento dell’interiorità: sogni, memorie, speranze. Le tavole di Francesco Chiacchio si sovrappongono alle fotografie, creando un dialogo visivo tra ciò che è e ciò che potrebbe essere.

“Leggendo ogni testimonianza ho rafforzato la convinzione che la Storia è fatta dalla trama delle storie di ogni singolo individuo. Ho seguito come impronte le parole di ogni testimonianza, e ho lasciato che i disegni germogliassero spontaneamente, aggiungendosi al racconto. Sono racconti forti, quelli delle donne e degli uomini scappati dalla guerra in Sud-Sudan, già contenevano tutto. Io mi sono solo seduto, con la matita in mano, ad ascoltare.”
— Francesco Chiacchio

In questo spazio narrativo sospeso tra radici spezzate e nuovi inizi, immagini e illustrazioni si intrecciano per restituire non solo la sofferenza del distacco, ma anche la forza tenace di chi attraversa l’impossibile, portando con sé la speranza di un futuro diverso.

 

Credit foto: Petterik Wiggers, illustrazione: Francesco Chiacchio

Oxfam in Etiopia

Dal 2014, siamo presenti in Etiopia per sostenere i rifugiati sud-sudanesi, offrendo servizi WASH (Water, Sanitation and Hygiene) nei sette insediamenti ufficiali della regione. Le attività includono la costruzione di latrine, la manutenzione di impianti idrici e la promozione dell’igiene, fondamentali per prevenire epidemie e garantire condizioni di vita dignitose.

Ma la situazione resta critica: l’accesso a servizi sanitari, acqua potabile e istruzione è gravemente insufficiente, mentre le tensioni etniche e le risorse limitate rendono difficile un’integrazione reale.

Beyond Stillness nasce anche per questo: per rompere l’indifferenza, stimolare consapevolezza e portare attenzione su una crisi dimenticata.

Crediti foto: Oxfam/Petterik Wiggers. Un insediamento per rifugiati a Gambella, Etiopia

Le voci della resilienza: storie vere da ascoltare

Nel cuore del progetto ci sono testimonianze autentiche raccolte negli insediamenti per sfollati in cui operiamo: voci come quella di Chol, fuggita a piedi con i figli, o Nyabeel*, portata in salvo sulle spalle dei vicini perché disabile, o Chuol, che ha attraversato la foresta con i suoi fratelli bambini sulle spalle.

Sono storie di dolore, ma anche di forza. Raccontano un’umanità che resiste, che prega, che canta, che sogna un futuro diverso anche quando tutto intorno sembra immobile.

Un ritratto di Nyabeel 28 anni nell' insediamento per sfollati sudsudanesi di Jewi, a Gambella, in Etiopia.
Crediti foto: Maheder Haileselassie Tadese, illustrazione: Francesco Chiacchio. Un ritratto di Nyabeel 28 anni nell’ insediamento per sfollati sudsudanesi di Jewi, a Gambella, in Etiopia.

Beyond Stillness è una chiamata all’azione

Un invito a posare lo sguardo là dove spesso si distoglie, ad ascoltare le vite sospese che ogni giorno lottano per restare umane. I rifugiati non sono solo vittime di una guerra che li ha spinti lontano da casa: sono portatori di forza, di memoria, di futuro.
C’è coraggio nei loro racconti, c’è dignità nei gesti quotidiani, c’è speranza negli occhi che guardano avanti nonostante tutto.

Noi continuiamo a camminare al loro fianco, portando acqua, cure, protezione. Ma per rompere davvero il muro dell’indifferenza serve molto di più: serve uno sguardo nuovo, partecipe, presente. Serve il tuo sostegno.

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