12 Settembre 2024

Consegnate alla Farnesina oltre 100 mila firme per un cessate il fuoco immediato a Gaza

 

Una scatola che contiene la speranza di un futuro di pace

Oggi, 12 settembre 2024, abbiamo consegnato alla Farnesina le oltre 100 mila firme raccolte in tutta Italia. Con queste firme, migliaia di cittadini italiani chiedono al Governo e alla comunità internazionale di agire con urgenza per raggiungere un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza e fermare l’invio di armi a Israele, che spesso vengono utilizzate per colpire civili e infrastrutture essenziali.

Un appello per la fine delle ostilità

Le firme rappresentano molto più di un semplice gesto simbolico. Ognuna di esse è una voce che chiede giustizia, pace e il rispetto dei diritti umani. Durante l’incontro con l’Ambasciatore Pasquale Ferrara, Direttore Generale per gli Affari Politici e di Sicurezza, abbiamo ribadito l’urgenza di fermare questo conflitto devastante, che sta causando una delle più gravi crisi umanitarie del nostro tempo.

Abbiamo chiesto con urgenza di:

  • agire affinché l’Italia e la comunità internazionale adottino misure decisive per garantire che gli aiuti umanitari possano raggiungere in sicurezza chi ne ha disperatamente bisogno
  • Intensificare la pressione diplomatica su Israele affinché rispetti i diritti umani
  • Agire perché avvenga il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi prigionieri dai gruppi armati palestinesi a Gaza e di tutti i palestinesi illegalmente detenuti da Israele.
  • Di rispettare gli obblighi derivanti dalla Firma della Convenzione per la prevenzione e la repressione del delitto di genocidio impiegando ogni misura appropriata per prevenire e reprimere gli atti di genocidio
  • rendere pubblica la lista degli armamenti e/o componenti inviate ad Israele dopo il 7 ottobre 2023 relativi a licenze precedentemente approvate.

L’Italia può fare di più per fermare la violenza

Quello che abbiamo di fronte è un conflitto, che sta generando la più grave crisi umanitaria del XXI secolo. – ha commentato Emilia Romano, Presidente di Oxfam ItaliaNella Striscia di Gaza sono in corso da mesi sfollamenti forzati, bombardamenti indiscriminati e l’uso della fame e della sete come armi di guerra. L’Italia può e deve fare di più per porre fine alle morti e alla distruzione, garantire un accesso adeguato degli aiuti umanitari e assicurare il rilascio sicuro degli ostaggi in mano ai gruppi armati palestinesi e dei palestinesi detenuti illegalmente da Israele.”

Il nostro intervento sul campo: acqua, cibo e assistenza

Dall’inizio delle ostilità nella Striscia di Gaza, abbiamo lavorato instancabilmente per rispondere ai bisogni umanitari della popolazione. Abbiamo raggiunto oltre 731 mila persone con acqua potabile, cibo e beni di prima necessità. Abbiamo installato servizi igienici e impianti di desalinizzazione a energia solare nei campi dove hanno trovato rifugio gli sfollati, garantendo loro acqua pulita. Ma sappiamo che tutto questo non basta. Gli aiuti devono poter arrivare in sicurezza, senza ostacoli. Israele sta bloccando l’accesso all’assistenza umanitaria, nonostante l’obbligo legale di garantirla, e la fame viene usata come strumento di guerra. È essenziale che la comunità internazionale intensifichi la pressione su Israele per permettere il passaggio degli aiuti.

Solo una soluzione politica può portare pace e sicurezza

Siamo fermamente convinti che la pace e la libertà per palestinesi e israeliani possano arrivare solo attraverso una soluzione politica. Gli attacchi contro i civili non sono mai giustificabili, e chiediamo a tutte le parti coinvolte di rispettare il diritto umanitario internazionale e cessare le ostilità. Finché non si affrontano le cause profonde di questo conflitto, il ciclo di violenza continuerà.

Un futuro di pace è possibile, insieme possiamo costruirlo

Continueremo a lavorare senza sosta per fornire assistenza e per sostenere la pace. Abbiamo bisogno dell’impegno di tutti – governi, organizzazioni internazionali e cittadini – per mettere fine a questa tragedia e costruire un futuro più giusto per tutti.

È una nostra responsabilità collettiva fermare questa tragedia: bambini, donne e uomini vulnerabili non possono più attendere. Unisciti a migliaia di persone per chiedere un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e in tutta la regione.

Firma e condividi la petizione per chiedere la protezione dei civili ORA

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