Mi sento incredibilmente debole, ma non voglio che le persone mi vedano così. Voglio apparire forte, affinché nessuno mi guardi con pietà. Non mi sento al sicuro, ma faccio del mio meglio per sembrare tale.
All’inizio del 2024 Wesam e suo marito Youssef erano ancora insieme, e hanno pregato affinché l’anno appena iniziato fosse pieno di bontà. Oggi però Wesam si trova con i suoi figli ad affrontare le conseguenze della guerra da sola. Lottando per trovare risposte sul destino di suo marito ormai scomparso dallo scorso marzo. Destino riservato a migliaia di palestinesi a Gaza.
Quando qualcuno viene ucciso, puoi avere un documento che dimostri che è morto. Ma quando qualcuno è scomparso, devi dimostrare che è scomparso. Eppure, non ci sono prove.
A Gaza, migliaia di famiglie aspettano con ansia di conoscere la sorte dei propri cari, con un misto di paura e speranza. Tra loro c’è Wasem, che attende angosciata il ritorno di suo marito, scomparso da quasi un anno.
Wasem ci mostra commossa la foto scattata la notte di Capodanno, ormai più di un anno fa, in cui la sua famiglia era ancora riunita. Pochi mesi dopo, il marito si era dovuto recare a trovar la madre:
Lo ho aspettato, ma non è mai tornato. Sono stata informata che la zona era sotto assedio, con arresti di massa, e molte persone uccise.’
Per 35 lunghissimi giorni, Wasem ha pensato che il marito potesse essere tra le vittime; una volta placatesi le violenze, si è recata direttamente sul posto, ma anche scavando tra le macerie non ha trovato nulla. Da allora, non ha più notizie.
È stato allora che ci siamo trovati di fronte a un nuovo interrogativo: il dubbio della scomparsa. Non so dove sono. Vivrò il resto della mia vita senza di lui? O è possibile che possa ritornare?
MIGLIAIA DI PERSONE SEPOLTE SOTTO CUMULI DI MACERIE
Le operazioni militari israeliane a Gaza hanno avuto un impatto devastante sulla situazione umanitaria. Gli intensi bombardamenti e le offensive di terra hanno distrutto infrastrutture critiche, tra cui ospedali, sistemi idrici e reti elettriche, lasciando quasi tutta la popolazione senza un accesso affidabile ai servizi di base. Il blocco e le restrizioni agli aiuti hanno aggravato la crisi, spingendo Gaza sull’orlo della carestia. I civili, tra cui innumerevoli bambini, sopportano ancora il peso e le conseguenze di questa sofferenza.
Dall’ottobre 2023 la guerra a Gaza ha causato oltre 48 mila vittime, tra cui più di 13 mila bambini, e oltre 111 mila feriti. Gli sfollati sono quasi due milioni. Migliaia di persone sono sepolte sotto cumuli di macerie. La maggioranza delle abitazioni è stata danneggiata o distrutta, ed è qui che le persone, dopo il cessate il fuoco, stanno tornando, alla disperata ricerca dei propri cari.
Wasem oggi è sola, e da sola deve occuparsi dei suoi bambini. Nonostante il dubbio e la paura, cerca di mostrarsi forte e dare loro speranza.
Sono terrorizzata dal futuro; terrorizzata che la guerra duri più a lungo; terrorizzata di perdere qualcun altro, come uno dei miei figli.
IL NOSTRO IMPEGNO A FIANCO DELLA POPOLAZIONE CIVILE PALESTINESE
Dal 7 ottobre 2023, siamo a fianco di Wasem e di centinaia di migliaia di donne, uomini e bambini palestinesi per dare loro questa speranza. Con il cessate il fuoco e l’aumento dell’ingresso degli aiuti, abbiamo intensificato i nostri sforzi per portare loro cibo, acqua pulita, servizi igienico sanitari.
Il 15 gennaio, abbiamo reagito al cessate il fuoco e abbiamo chiesto un massiccio afflusso di aiuti. I nostri interventi di risposta hanno raggiunto in questo breve lasso di tempo oltre 156 mila persone. La copertura complessiva dall’inizio della risposta è di oltre 1 milione persone.

La gestione dei detriti, il recupero dei corpi e la contaminazione da ordigni esplosivi a Gaza continuano ad essere fondamentali per consentire:
- movimenti sicuri della popolazione
- l’ulteriore aumento degli aiuti umanitari
- il ripristino dei servizi essenziali
Ho paura di arrivare al punto in cui non potrò più provvedere a loro cibo, o pane. Ma una persona deve aggrapparsi alla speranza.
TU, in questo momento di grave emergenza, puoi aiutare famiglie e donne come Wasem e fare la differenza tra la vita e la morte, e dare loro una possibilità di ricostruire la propria vita.