Nel 2025, il mondo continua a essere segnato da numerosi conflitti armati, molti dei quali silenziosi agli occhi dell’opinione pubblica, ma devastanti per le popolazioni coinvolte. Dall’Ucraina a Gaza, dallo Yemen alla Repubblica Democratica del Congo, milioni di persone vivono sotto la costante minaccia della guerra. Ogni conflitto ha cause e sviluppi specifici, ma tutti condividono un impatto drammatico su civili, bambini e intere economie. Mentre i media si concentrano su alcuni scenari, ce ne sono altri dimenticati, dove le persone continuano a morire e sopravvivere in condizioni umanitarie critiche. Oxfam è presente in molti delle principali zone di crisi: porta aiuti, difende i diritti umani e lavora con partner locali per garantire accesso all’acqua, cibo e protezione. Esploriamo le guerre attuali più rilevanti, con una panoramica globale e un focus sul lavoro di Oxfam.
Quali sono le nuove guerre?
Rispetto ai conflitti del passato, oggi le guerre sono spesso più asimmetriche e frammentate, con attori statali e non statali, e si combattono non solo per territori, ma anche per risorse naturali, identità etniche e influenze geopolitiche. La componente mediatica e digitale ha inoltre cambiato la percezione e la gestione della guerra stessa. Tra le guerre più note nel 2025 spiccano due conflitti particolarmente gravi: quello in Ucraina e la recente escalation a Gaza.
Ucraina
La guerra in Ucraina, iniziata nel 2022, ha causato oltre 14 milioni di sfollati e una crisi umanitaria su larga scala. Oxfam ha supportato più di 140.000 persone in Ucraina, oltre 370.000 in Polonia e decine di migliaia in Romania e Moldavia, fornendo acqua, kit igienici, cibo, alloggi e supporto legale. Quella in Ucraina è una guerra di cui si parla meno, ma che non è ancora finita.

Gaza
Gaza è invece l’epicentro di un conflitto ciclico e devastante che nasce dall’occupazione e che ormai rientra nella categoria “genocidio” per la violenza costante subita dalla popolazione di Gaza in maniera unilaterale. L’ultima offensiva iniziata nell’ottobre 2024 ha provocato decine di migliaia di morti e sfollati. Nei primi tre mesi, Oxfam ha raggiunto oltre 73.000 persone con aiuti in contanti, kit igienici, cibo e assistenza per disabili.

Quali paesi sono in guerra nel 2025?
Il mondo nel 2025 conta oltre 100 conflitti armati, secondo i dati dell’Uppsala Conflict Data Program. Alcuni sono internazionali, altri interni ma con implicazioni globali. Oltre a Ucraina e Gaza, sono attivi conflitti in Yemen, Siria, Etiopia, Somalia, Sudan, Myanmar, Afghanistan, Haiti, Repubblica Democratica del Congo, Burkina Faso, Mali, Niger e Sudan del Sud. Molti di questi conflitti sono classificati come guerre civili o insurrezioni armate, spesso alimentate da crisi economiche, violazioni dei diritti umani e disuguaglianze storiche.

Quante guerre ci sono in Africa oggi?
L’Africa è oggi teatro di numerosi conflitti armati. Tra i più gravi troviamo quelli in:
- Yemen paese che, sebbene geograficamente in Asia, è legato alla crisi del Corno d’Africa.
- Repubblica Democratica del Congo (RDC)
- Etiopia
- Sudan e Sudan del Sud
- Mali, Burkina Faso, Niger
- Somalia
In Yemen, il conflitto attivo dal 2015 ha causato una delle peggiori crisi umanitarie del mondo: 18 milioni di persone hanno bisogno di aiuto, di cui 11 milioni sono bambini. In RDC, gli scontri tra esercito e gruppi armati continuano a causare sfollamenti di massa e insicurezza alimentare. Anche l’Etiopia, con la guerra nel Tigray e le tensioni in Oromia e Amhara, resta instabile. Il conflitto etiope da solo ha provocato oltre 100.000 morti.
Dove è presente Oxfam?
Oxfam, in questi paesi, opera con interventi idrici e sanitari, supporto alla sicurezza alimentare e protezione delle persone più vulnerabili, comprese donne e bambini. In Yemen, Oxfam ha soccorso oltre 3 milioni di persone attraverso acqua potabile, voucher alimentari, servizi sanitari e supporto contro la violenza di genere. Siamo presenti in Ucraina, Siria, Sudan, Yemen, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia e anche a Gaza. Anche lì la situazione è insostenibile.
Firma la petizione per un cessate il fuoco permanente:
Fonti
- articoli e report Oxfam
- Uppsala Conflict Data Program https://ucdp.uu.se/exploratory
- Global Humanitarian Overview 2025 https://www.unocha.org/publications/report/world/global-humanitarian-overview-2025-enarfres