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L’epidemia di diarrea acuta che ha colpito numerose regioni del Sudan a inizio maggio è oggi il principale problema sanitario del paese.

Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità tra la metà di agosto del 2016 e il 9 giugno 2017 ci sono stati circa 16.600 casi di diarrea, che ha causato 317 morti. Alla fine del 2016 l’epidemia era in declino, ma è insorta di nuovo a maggio di quest’anno. Le zone colpite sono quelle del Nilo Blu, il Darfur, Khartoum, il Nilo Bianco, Gaddarif, il Sud di Gordofan e gli stati di Gazira.

Perché la diarrea è pericolosa?

La diarrea, comune in tutto il mondo, rappresenta un grave problema di salute specialmente nei paesi in via di sviluppo, dove le condizioni di scarsa igiene e l’uso di acqua sporca o contaminata contribuiscono alla sua diffusione. Ogni anno colpisce circa 1,5 miliardi di persone ed è responsabile del 21% di tutte le morti nei bambini in età inferiore ai 5 anni, che corrispondono a circa 2,5 milioni di morti nello stesso gruppo di età.

La diarrea è infatti particolarmente grave nei neonati e nelle persone già debilitate, come malati o anziani. Una delle conseguenze più gravi nei neonati è la disidratazione: in casi di diarrea grave o prolungata, anche se si assume acqua, questa non viene assorbita dal corpo. Inoltre la diarrea può portare a uno sbilanciamento negli elettroliti, che può causare aritmia e convulsioni.

Come si cura la diarrea?

Uno dei principali miglioramenti nella riduzione della mortalità è stata l’introduzione da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità delle soluzioni reidratanti per bocca; la prevenzione resta comunque il principale mezzo per contrastarla. Questo vuol dire garantire accesso all’acqua potabile e ai servizi igienico sanitari.

Lavarsi le mani e bere acqua pulita sono il primo passo per combattere la diarrea, il colera e altre malattie trasmesse attraverso l’acqua.

Cosa facciamo per prevenire la diarrea e salvare vite?

Lavoriamo per garantire a tutti acqua pulita e igiene. In Sudan, il nostro staff sta lavorando per pianificare un intervento nella zona del Darfur che copra il periodo almeno fino a settembre.

  • In particolare nel Sud Darfur, dove secondo i dati del Ministero della salute vi sono stati 376 casi e 27 morti, vogliamo aumentare le analisi dei campioni dell’acqua, anche a livello familiare. Sarà quindi necessario pulire le cisterne e i container, e disinfettare i pozzi. Vogliamo anche sostituire 200 latrine contaminate, e disinfettare quelle delle scuole e delle famiglie nella zona di Kalma, monitorandone pulizia e igiene. Con l’aiuto di promotori di salute appositamente formati organizzeremo sessioni informative per sensibilizzare la popolazione sull’importanza delle pratiche igieniche di prevenzione, distribuendo sapone e kit igienici.
  • Nel Nord Darfur lavoriamo nei campi per sfollati di El Salam e Abu Shouk, dove i promotori di igiene si sono recati presso le famiglie raggiungendo circa 5.000 persone tra donne, uomini e bambini, disseminando pratiche di prevenzione. Nella città di Kebkabiya sono state disinfettate 18 cisterne e 6 pozzi, e organizzata una campagna di pulizia.
  • A partire da metà luglio abbiamo iniziato inoltre a lavorare nel Darfur orientale, formando 28 promotori di salute che si recano quotidianamente nelle abitazioni del campo di El Nimir per coinvolgere le famiglie in attività di informazione e prevenzione.

[su_button url=”https://www.oxfamitalia.org/donazioni/dona-acqua-pulita/” style=”stroked” radius=”0″ text_shadow=”0px 0px 0px “]Aiutaci a combattere la diarrea[/su_button][/vc_column_text][vc_custom_heading text=”Altre storie” use_theme_fonts=”yes” el_class=”related-h” css=”.vc_custom_1479471720715{background-image: url(https://www.oxfamitalia.org/wp-content/uploads/2016/11/related-h-bg-1.jpg?id=234) !important;}”][vc_basic_grid post_type=”post” max_items=”3″ item=”137″ grid_id=”vc_gid:1500970176209-cc934269-a060-8″ offset=”1″ css=”.vc_custom_1500970462886{margin-bottom: 30px !important;}” taxonomies=”864″][/vc_column][/vc_row]

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