19 Gennaio 2022

ORRORE SENZA FINE IN YEMEN

 

Sfollati in Yemen

29 civili uccisi, tra cui 3 bambini, solo tra il 6 e 13 gennaio in Yemen. Altre 11 vittime questo lunedì nella capitale Sana’a. Aumentate del 60%  il numero di vittime civili negli ultimi 3 mesi del 2021, oltre 18.500 dall’inizio del conflitto.

Dopo gli attacchi della settimana scorsa che hanno colpito le infrastrutture idriche nel governatorato di Sa’daa, altre 120 mila persone sono rimaste senz’acqua, in oltre 8 milioni sono allo stremo.

Appello urgente alla comunità internazionale e alle parti in conflitto per un immediato cessate il fuoco.

29 civili uccisi tra cui 3 bambini e 23 feriti, solo tra il 6 e il 13 gennaio. 11 vittime civili lo scorso lunedì, a causa degli attacchi nella capitale dello Yemen, Sana’a. 120 mila persone rimaste senz’acqua pulita dopo gli attacchi della settimana passata nel governatorato di Sa’daa, che hanno colpito i pochi impianti idrici da cui dipendeva la popolazione. Un aumento del 60% delle vittime civili negli ultimi 3 mesi del 2021, rispetto al trimestre precedente.

È questo l’atroce bilancio, denunciato oggi da Oxfam, di fronte all’ulteriore escalation del conflitto in Yemen. Una guerra che in quasi 7 anni ha causato centinaia di migliaia di vittime, e spezzato vite innocenti, causando la più grave crisi umanitaria al mondo.

“Per milioni di bambini e famiglie sta diventando impossibile sopravvivere, bersagli di bombe che piovono dal cielo, di attacchi terrestri che non fanno che inasprirsi e coinvolgono una parte rilevante del paese. – ha detto Paolo Pezzati, policy advisor per le emergenze umanitarie di Oxfam Italia – Lo Yemen già prima di questa guerra era uno dei paesi più poveri del mondo e adesso 15,4 milioni di persone dipendono dagli aiuti internazionali per avere accesso all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari, con 8,7 milioni di persone che ne sono ormai prive. Metà delle strutture sanitarie cono ormai distrutte e la popolazione rischia una nuova impennata di contagi da colera, dopo l’epidemia che provocò oltre 2 milioni di casi. In queste condizioni, senza strumenti di protezione, cure, vaccini, difficile poi difendersi dal Covid19. Mentre qualsiasi bene di prima necessità da 7 anni fatica ad entrare nel Paese”.

Oltre 18.500 i civili innocenti, che hanno già perso la vita dall’inizio del conflitto.

“Cosa aspetta la comunità internazionale a negoziare un immediato cessate il fuoco? A imporre alle parti in conflitto il rispetto del diritto internazionale umanitario, che prevede che non vengano colpiti i civili e le infrastrutture essenziali come scuole, ospedali e centrali idriche? Il popolo yemenita non può più aspettare una pace, che mese dopo mese, si allontana sempre di più. – ha aggiunto Pezzati – Quello che continua a succedere in Yemen, nel silenzio dei grandi decisori internazionali, è una vergogna che intacca il senso stesso di umanità”.

La risposta di Oxfam a fianco del popolo dello Yemen

Dal luglio 2015, Oxfam ha soccorso oltre 3 milioni di yemeniti. Dalla conferma dei primi casi di Coronavirus ha rafforzato il proprio intervento per rispondere alla pandemia in un paese in cui metà delle strutture sanitarie sono completamente distrutte, distribuendo kit igienico-sanitari e acqua pulita nei campi profughi. Ha realizzato campagne di sensibilizzazione sulle norme di prevenzione del contagio tra la popolazione. Per rispondere all’emergenza alimentare che colpisce decine di milioni di persone, sta soccorrendo centinaia di migliaia yemeniti con voucher per l’acquisto di cibo, e offerte di lavoro per la riabilitazione di infrastrutture idriche e stradali, rimaste distrutte nel conflitto.

Allo stesso tempo è al lavoro con 4 organizzazioni locali, per migliorane servizi utili e prevenire episodi di abusi e violenze sulle donne, aumentati del 63% negli ultimi due anni.

Si può sostenere la risposta di Oxfam in Yemen su https://www.oxfamitalia.org/emergenza-yemen/

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