26 Giugno 2019

Camera approva: stop alle armi italiane in Yemen

 

Mozioni sullo Yemen alla Camera

In Yemen 4 anni di guerra hanno causato una delle più gravi crisi umanitarie del mondo.

Approvata oggi la mozione che nella parte dispositiva impegna il Governo: “ad adottare gli atti necessari a sospendere le esportazioni di bombe d’aereo e missili che possono essere utilizzati per colpire la popolazione civile e loro componentistica verso l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, sino a quando non vi saranno sviluppi concreti nel processo di pace con lo Yemen”.

Consideriamo uno stop delle forniture militari italiani ai Paesi coinvolti nel drammatico conflitto in Yemen, la condizione per promuovere la pacificazione sostenendo le iniziative di diplomazia internazionale e gli sforzi di aiuto umanitario delle agenzie delle Nazioni Unite e di numerose ong internazionali.

Riteniamo che le richieste dispositive delle Mozioni presentate da Liberi e Uguali e dal Partito Democratico siano in linea con le richieste avanzate ormai da mesi (se non anni) dalla società civile italiana, ma consideriamo un passo positivo e soprattutto un’indicazione precisa e vincolante per il Governo verso azioni di sospensione alle armi da intraprendersi subito anche i punti di impegno nelle Mozioni di Fratelli d’Italia e dalla maggioranza di Governo (Movimento 5 Stelle e Lega).

La mozione di maggioranza, approvata, è comunque frutto di un accordo al ribasso. Sarebbe sicuramente stato più efficace estendere la sospensione all’export a tutto il materiale militare senza circoscriverla a bombe d’aereo e missili. Non appare chiaro poi perché la sospensione sia rivolta solo ad Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti e non verso tutti paesi membri della coalizione saudita, ossia anche Bahrein, Egitto, Kuwait e Sudan.

Assente una chiara richiesta di embargo europeo

Molti dubbi persistono anche rispetto al fatto che, nella mozione approvata stamani, non venga dato al Governo un chiaro mandato per esercitare un’azione incisiva per ottenere un embargo a livello europeo, ma ci si limiti a dare indicazione “a valutare l’avvio e la realizzazione di iniziative finalizzate alla futura adozione, da parte dell’Unione europea, di un embargo”.

Nessun aumento dei fondi per la risposta umanitaria

Accogliamo sicuramente con soddisfazione che l’Italia continui l’azione umanitaria in Yemen, sotto il coordinamento delle Nazioni Unite, ma ancora una volta non ci si è impegnati ad aumentare i fondi per la risposta umanitaria, come chiediamo da tempo. Al momento l’Italia, di fronte alla più grave emergenza al mondo, con oltre 22 milioni di persone allo stremo, contribuisce solo con 5 milioni di euro al Piano complessivo.

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