18 Ottobre 2023

L’inferno senza fine di Gaza 

 

Gaza ottobre 2023

Dall’inizio del conflitto sono più di 3.478 i palestinesi che hanno tragicamente perso la vita, mentre oltre 12.065 sono rimasti feriti. È previsto che il bilancio delle vittime continuerà a salire.  

Oltre 1.300 i cittadini israeliani colpiti dai razzi lanciati dalle forze armate palestinesi, provenienti anche dalla Striscia di Gaza, con un bilancio di oltre 4.229 feriti. 

Le condizioni di vita dei civili a Gaza sono giunte a livelli insopportabili. In alcuni casi, si registrano fino a settanta persone stipate in una singola stanza, dove lo spazio vitale è ridotto a una mera illusione.” , spiega Amitabh Behar, Direttore Esecutivo ad Interim di Oxfam International. 

La situazione si aggrava ulteriormente, con risorse vitali come cibo, acqua ed energia che stanno per esaurirsi completamente. Oxfam – insieme ai suoi partner – sta cercando di avviare piccole distribuzioni, ma l’ampiezza dei bisogni e il caos logistico pongono enormi sfide alla risposta umanitaria. 

A Gaza è emergenza acqua

La risorsa preziosa dell’acqua pulita è sull’orlo dell’esaurimento totale. I servizi igienico-sanitari sono completamente inattivi, aumentando notevolmente il rischio di un’epidemia di colera e di altre malattie infettive. 

Le centrali di trattamento delle acque reflue e le stazioni di pompaggio del liquame, in gran parte inutilizzabili, hanno trasformato l’area in un incubo sanitario. Le acque reflue non trattate vengono ora scaricate in mare e, in alcune zone, i rifiuti solidi si accumulano per le strade. Questa emergenza idrica si erge come una delle sfide più gravi a cui la popolazione di Gaza è chiamata a rispondere, mettendo a rischio la salute pubblica. 

Prime attività di distribuzione

Nonostante queste terribili circostanze, rimane un raggio di speranza e la determinazione a fornire soccorso alla popolazione di Gaza. Nonostante le incredibili difficoltà, due organizzazioni locali della società civile a Gaza hanno elaborato un piano per aiutare le persone ora stipate nei rifugi, fornendo kit igienici e denaro per l’approvvigionamento di cibo in uno dei pochi supermercati ancora aperti. 

È imperativo un immediato cessate il fuoco 

Oxfam, insieme ai partner sul campo, lancia un appello affinché l’accesso umanitario sia garantito a Gaza. La situazione è ormai una corsa contro il tempo, dove ogni minuto conta.  

“Nessuna risposta umanitaria significativa potrà esserci senza la cessazione delle violenze. È necessario un cessate il fuoco ora, il rilascio immediato e incondizionato di tutti coloro che sono tenuti prigionieri dai gruppi armati a Gaza e l’apertura dei valichi di frontiera per gli aiuti“, racconta Paolo Pezzati, policy advisor per le emergenze umanitarie di Oxfam Italia. 

Chiediamo alla comunità internazionale di sostenere un ritorno ai colloqui di pace costruttivi, riconoscendo che costituiscono il mezzo più efficace per garantire e difendere i diritti umani nei Territori Palestinesi Occupati e in Israele. 

Tu, in questo momento di grave emergenza, puoi fare la differenza tra la vita e la morte per le migliaia di persone intrappolate dietro un blocco senza un posto dove fuggire per mettersi in salvo. Questi civili innocenti stanno pagando un prezzo altissimo, che nessuno dovrebbe pagare. 

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