5 Marzo 2015

Giornata della donna

 
Siamo a fianco alle donne per vincere la fame

La giornata internazionale della donna ci offre l’occasione, ancora una volta, di sottolineare la necessità di perseguire una vera uguaglianza e parità tra i sessi, in termini di accesso alle risorse, ai diritti, alle opportunità.


Nonostante vi siano stati progressi in questo senso, ancora oggi siamo ben lontani dall’aver raggiunto una vera uguaglianza.


Le donne provvedono alla maggior parte del cibo per la famiglia e per la comunità, eppure sono le prime ad essere discriminate in termini di accesso al credito, terra, ma anche conoscenze e potere. E’ dimostrato che se le donne avessero uguale accesso alle risorse rispetto agli uomini, nelle zone rurali si potrebbero salvare 150 milioni di persone. 
E’ per questo che mettiamo le donne al centro del nostro lavoro, e facciamo il possibile perché i diritti delle donne siano sostenuti e promossi. Crediamo che questo sia frutto di un cambiamento a più livelli – politico e legislativo, economico, culturale, normativo e infine di atteggiamenti individuali.


Abbiamo scelto di raccontare tutto questo attraverso la voce di quattro donne, protagoniste di quattro progetti, in prima fila nel proteggere il territorio e la vita delle comunità dagli effetti del cambiamento climatico.



“Il cambiamento climatico preoccupa molto le persone giovani come me. Se infatti già adesso è difficile coltivare, chissà cosa accadrà in futuro. Sappiamo che le temperature aumenteranno e che questo avrà gravi conseguenze. Come giovane leader comunitaria  ho chiamato a raccolta altri giovani per agire subito e capire come intervenire per prenderci cura della nostra terra”.

Leggi la sua storia.


Sri Lanka. Sarosa
Sarosa

Sarosa, che fa ripartire lo Sri Lanka

“Con gli scarti della produzione, con le foglie degli alberi, con altri rifiuti organici, produciamo fertilizzanti e pesticidi naturali. Risparmiamo un bel po’ di soldi, anche se costa un po’ di tempo e di fatica. Con l’autobus vado al mercato di Vavunyia a vendere i prodotti e quando le borse sono troppo pesanti mi accompagna anche mio marito. Anche i vicini di casa vengono ad acquistare da noi. Non costano meno dei prodotti coltivati con tecniche convenzionali, ma tutti sanno che i nostri sono prodotti sani e tutti noi vogliamo che i nostri figli crescano sani”. Leggi la storia


Ipaishe

Ipaishe, per uno Zimbawe più verde


Osservando i problemi che stiamo affrontando, dobbiamo accorgerci che la responsabilità è di tutti. Parte da noi agricoltori, che dovremo smettere ad esempio di tagliare e bruciare alberi. Una volta fatto ciò saremo in grado di condividere le nostre preoccupazioni con chi è al potere, così che possano iniziare a risolvere i nostri problemi. Siamo noi, per primi, che dobbiamo portare alla ribalta i problemi. Leggi la storia


Bolivia, il sorriso di Josephine
Josephine

Josephine, un futuro per le comunità in Bolivia


“Fa star bene fare qualcosa per cercare di migliorare la propria vita qui, adattandosi ai cambiamenti che ci mettono alla prova. Sono felice che le donne qui stiano lottando per principi importanti per loro, lavorando duramente e mandando i loro figli a scuola. Spero di essere un buon esempio per mia figlia, ma non mi aspetto che segua i miei passi. Mi piace poter guadagnare qualcosa e contribuire al sostentamento della mia famiglia”. Leggi la storia


L’8 marzo festeggia una donna speciale regalandole uno de Gli Spacchettati e sostieni migliaia di donne nel mondo, garantendo loro istruzione, risorse, formazione e accesso alla terra. CLICCA QUI.

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