6 Aprile 2011

Giornata mondiale della salute

 

Diamo i numeri

Lolongwe, Malawi. L'infermiera Lucy è già al terzo turno di 24 ore, e siamo solo a giovedì. Abbie Trayler-Smith/Oxfam
Malawi. Il check up di Edith, 3 mesi

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, 2,6 miliardi di persone nel mondo non hanno accesso a servizi sanitari adeguati. Le regioni con la più bassa copertura sanitaria sono l’Africa sub-sahariana (31%), l’Asia meridionale (36%) e l’Oceania (53%)

In Africa, 115 persone muoiono ogni ora per malattie causate da servizi sanitari e igienici inadeguati e dall’acqua contaminata quali diarrea, colera, dissenteria, tifo e epatite. Ogni anno nel mondo muoiono di diarrea 1,5 milioni di persone; la maggior parte sono bambini sotto i 5 anni che vivono in paesi in via di sviluppo: ogni giorno, 4mila bambini muoiono di diarrea a causa dell’acqua sporca. Ogni ora, 300 persone muoiono per malattie legate al virus Hiv.

Gli Obiettivi di sviluppo del millennio hanno stabilito che entro il 2015 la copertura sanitaria dovrà arrivare al 75%. Il costo stimato per raggiungere questo traguardo è di 14 miliardi di dollari all’anno.

Le buone notizie

Un servizio sanitario adeguato favorisce la scolarizzazione dei bambini, soprattutto delle bambine. L’accesso alle latrine fa aumentare la frequenza scolastica dei bambini: quando esistono servizi sanitari separati, cresce il numero delle bambine che vanno a scuola. L’educazione all’igiene e al lavaggio delle mani sono misure semplici ed efficaci che possono ridurre i casi di diarrea fino al 45%.

Leggi la testimonianza di Ar Lang, in Thailandia, e scopri come Oxfam sta aiutando le donne appartenenti alle minoranze ad affrontare l’Hiv.

Oxfam Italia interviene per rafforzare le capacità delle istituzioni e delle comunità locali di programmare e gestire servizi igienico-sanitari di qualità e non discriminanti, realizzando servizi e infrastrutture e promuovendo campagne e iniziative di prevenzione e promozione della salute.
Chiede alla comunità internazionale, al governo italiano e a quello dei paesi del Sud dove opera di rispettare gli impegni assunti, contribuendo a garantire l’accesso alla sanità pubblica.

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