confine bulgaro

Un numero consistente di testimonianze di profughi hanno subito gravi violazioni dei diritti umani da parte delle forze dell’ordine bulgare: è quanto rivela l’indagine Safe Passage, che abbiamo condotto insieme al Centro per i diritti umani di Belgrado su oltre 100 persone.


Profughi siriani, afghani e iracheni parlano di abusi e minacce subiti al confine bulgaro con Serbia e Turchia, e nei centri di raccolta interni al paese. Si parla addirittura di aggressioni da parte di cani poliziotto.
Tra le testimonianze dieci persone denunciano addirittura di aver assistito alle minacce di un poliziotto che puntava la pistola alla testa di un profugo, con intorno altre persone prive di sensi; altre due raccontano di due poliziotti che sparavano per impedirgli di fuggire, mentre dei ragazzi minorenni sono stati minacciati con pistole e cani e ricacciati in Turchia.


Per questo facciamo appello alla UE e al Governo bulgaro perché si faccia chiarezza: serve un’indagine urgente per tutelare i diritti dei profughi.


La nostra indagine non è la sola. Anche altre organizzazioni per i diritti umani, come l’Helsinki Committee for Human Rights di Sofia riporta casi di maltrattamenti e gravi violenze.
Per questo insieme al Centro per i diritti umani di Belgrado chiediamo al governo bulgaro di assicurarsi che i funzionari di polizia rispettino i diritti umani dei profughi nelle operazioni di controllo delle frontiere.


Tutte le persone con cui abbiamo parlato, arrivate in Serbia attraverso la Bulgaria negli ultimi 5 mesi, ci hanno raccontato di aver subito abusi e violenze atroci”, afferma Nikolina Milic del Centro per i diritti umani di Belgrado.
I rifugiati che arrivano in Europa devono essere trattati con dignità e hanno diritto di ricevere protezione”, sottolinea Stefano Baldini, direttore di Oxfam nell’Europa sud-orientale.


Operatrice Oxfam fornisce informazioni ai profughi

Il programma di Oxfam in Serbia prevede per questo di dare il maggior numero possibile di informazioni utili; in accordo con le autorità locali, fornisce sostegno ai profughi che attraversano il territorio serbo mediante distribuzione di cibo, acqua, tutto ciò che serve ad affrontare l’inverno, installazione di servizi igienici.


Per maggiori informazioni, leggi qui il nostro comunicato stampa integrale


 

 

 

 

 

 





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