11 Gennaio 2011

Haiti, la lotta contro il colera comincia in casa

 
Adrena è più tranquilla per la salute della sua famiglia; la latrina nuova li protegge dal colera. Credits: Chris Hufstader/OxfamGB
Adrena Attis

Una giovane madre con un marito e due figli, Adrena Attis ha vissuto in una tenda con altre 10 persone da quando il terremoto ha distrutto la sua casa. Tutto ciò che rimane è un pezzo di cemento al quale è attaccata la lunga e gocciolante tenda. Ma su un pendio circondato da plantani si trova la nuova latrina della famiglia, il metallo ondulato che scintilla al sole – irresistibile per i suoi bambini.


“Per tutto il giorno non fanno altro che aprire la porta e andare dentro” dice Adrena, e aggiunge che anche a lei la nuova latrina le dà un senso di orgoglio.
La famiglia ha a lungo desiderato questa comodità – talvolta utilizzandone una dei vicini – ma non poteva permettersela. Fino ad ora.


Richiedeva un serio investimento. Per avere il denaro per scavare la fossa, la famiglia di Attis doveva vendere una capra e dei polli. Ma quando Oxfam ha provveduto al materiale per la copertura, è stato il momento di impegnarsi, dice Attis.
E’ meglio per noi adesso, è molto più sicuro”. E con il colera, una malattia mortale portata dall’acqua contaminata che attraversa il paese, la latrina è più che benvenuta.
“Ora c’è l’epidemia di colera, così anche se non avessimo avuto la latrina avremmo continuato a usare quella dei vicini” dice Yvon Attis, il fratello di Andrena.
Entrambi sono stati molto preoccupati per la malattia, e hanno imparato a memoria le raccomandazioni sulla prevenzione. Lavarsi le mani è la chiave – prima di mangiare e dopo essere andati al bagno. Yvon Attis dice che si atterrà religiosamente a queste semplici regole.
E per l’acqua? La cisterna è vicina alla casa – solo pochi minuti a piedi – e Oxfam l’ha regolarmente riempita con un’autobotte. Presto riparerà anche la pompa.


Acqua pulita e igiene hanno reso più facile per Attis e la sua famiglia rimanere sulla propria terra. Ma c’è molto lavoro da fare, per tornare alla vita di un tempo. La famiglia ha bisogno di una casa.
“Spero di ricostruire,” dice Attis, ricordandosi quanto spaventati siano stati I suoi figli quando l’uragano Tomas ha colpito Haiti di recente, sferzando la loro tenda. “Ma non so quando”.

Adrena Attis ha 23 anni e due bambini. Lei e la sua famiglia possiedono circa un ettaro di terra dove vivono, e hanno partecipato al programma per la costruzione delle latrine, un mezzo per incoraggiare la popolazione a rimanere nella propria comunità e a non affollare i campi per ottenere servizi essenziali.

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