Appello urgente di Oxfam e altre 22 organizzazioni umanitarie al lavoro in Ucraina per un’immediata cessazione degli attacchi che stanno colpendo popolazione e infrastrutture civili, l’ultima serie di bombardamenti ha causato almeno 10 vittime e 50 feriti
Sempre più difficile portare aiuti alla popolazione nelle aree più colpite, cruciale la creazione di canali umanitari sicuri
I ripetuti attacchi aerei che stanno prendendo di mira le infrastrutture civili in tutta l’Ucraina, lasciano milioni di persone senza elettricità, acqua e riscaldamento, compromettendo la capacità di fornire questi servizi in tutto il Paese. Metà delle infrastrutture energetiche al momento sono state colpite o danneggiate e ieri si sono registrate gravi interruzioni anche in Moldavia, che ospita oltre 95 mila rifugiati, il numero più alto in rapporto alla popolazione, tra i Paesi alla frontiera. L’attacco ai civili e alle infrastrutture civili costituisce una chiara violazione del diritto umanitario internazionale.
Intanto le temperature in Ucraina stanno già scendendo sotto lo zero e potrebbero arrivare a -20°C in alcune zone, mentre la popolazione sta rimanendo senza beni di prima necessità.
È l’allarme lanciato oggi da Oxfam e altre 22 organizzazioni internazionali e ucraine al lavoro per soccorrere la popolazione, insieme alla ferma condanna per gli ultimi attacchi missilistici da parte delle forze della Federazione Russa, che secondo le stime più recenti hanno già causato almeno 10 vittime e 50 feriti tra la popolazione ucraina.
ENORME L’IMPATTO SU DONNE E BAMBINI
Gli attacchi missilistici quasi quotidiani in Ucraina hanno inoltre un impatto enorme sul sistema sanitario, lasciando traumi indelebili nella popolazione, soprattutto sui bambini che in questo momento, in molti casi, non possono andare a scuola. Aumenta allo stesso tempo il rischio di episodi di violenza su donne e ragazze, gravate sempre di più dal peso del lavoro domestico e di cura non retribuito, per compensare le interruzioni nell’erogazione dei servizi essenziali alla popolazione.
IL RISCHIO DI NUOVI SFOLLAMENTI DI MASSA DALL’UCRAINA
Gli attacchi di questi giorni in tutta l’Ucraina hanno poi reso necessaria la chiusura di tre centrali nucleari. Senza una tregua immediata – sottolineano le organizzazioni firmatarie dell’appello – il Paese rischia di restare paralizzato e la popolazione senza quasi alcun accesso ai servizi essenziali. Cosa che potrebbe costringere sempre più persone a lasciare il Paese, causando nuove ondate di profughi.
SEMPRE PIU’ DIFFICILE PORTARE AIUTI NELLE ZONE PIU’ COLPITE DELL’UCRAINA
I bombardamenti senza sosta stanno rendendo quasi impossibile portare aiuti essenziali alla popolazione nelle aree più colpite, alcune zone sotto occupazione sono tagliate fuori da mesi. Le organizzazioni umanitarie al lavoro sul campo sono perciò costrette a decidere di giorno in giorno come intervenire per non mettere a rischio la sicurezza dei propri operatori. Anche le comunicazioni telefoniche e via internet indispensabili per coordinare lo sforzo umanitario, sono sempre più difficili.
L’APPELLO ALLE PARTI IN CONFLITTO E AL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL’ONU
Di fronte all’emergenza che sta colpendo la popolazione in tutta l’Ucraina, le organizzazioni umanitarie lanciano un appello urgente per:
- un’immediata cessazione degli attacchi contro la popolazione e le infrastrutture civili in Ucraina, operando una rigorosa distinzione tra obiettivi civili e militari, in particolare nelle aree urbane e densamente popolate;
- la creazione di canali di accesso (sicuri) per fornire aiuti umanitari anche lungo e attraverso le linee del fronte, in grado di garantire la sicurezza degli operatori umanitari, per portare aiuti essenziali alla popolazione nelle aree colpite, a partire dalle fasce di popolazione più vulnerabili;
- il rispetto del diritto umanitario internazionale nel garantire, senza condizioni e distinzioni, la sicurezza dei civili in Ucraina;
- il rispetto del mandato dato ai membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite nell’assicurare la protezione dei civili e mantenere la pace e la sicurezza internazionali.
Le organizzazioni firmatarie dell’appello:
ActionAid
Action contre la Faim
arche noVa
Caritas Ukraine
Caritas Zaporizhzhia
Christian Aid
Corus International
Finn Church Aid
HealthRight International
Help Ukraine. Donbass
NGO “Institute of psychosomatic and traumatherapy”
INTERSOS
IRC International Rescue Committee
Medicos del Mundo
Mercy Corps
NGO “Girls” (ГО ‘Дівчата’)
NGORC
Norwegian Refugee Council
OXFAM
Plan International
Première Urgence Internationale (PUI)
Solidarités International
War Child