15 Marzo 2010

Una giornata con Sung Thi Mai, Vietnam

 

Nel comune di Den Thang il 100% della popolazione appartiene alla minoranza etnica di H'mong. Credits: AhnDoi/OxfamItalia
Sung Thi Mai e la sua famiglia, provincia di Lao Cai, Vietnam

Sung Thi Mai, 42 anni, sposata con due figli, Sung A Ca, 15 anni e Sung A Chinh, 13 anni. Vive con il fratello Sung A Giay  e i nipoti nel villaggio di Sin Chai, comune di Den Thang, distretto di Bat Xat, provincia di Lao Cai. Nel comune di Den Thang il 100% della popolazione appartiene alla minoranza etnica di H’mong.

La mia giornata tipo inizia in cucina, a preparare il pasto per la famiglia; poi vado al campo, dove coltiviamo riso e mais. Il nostro campo è a terrazza, perché il terreno è montagnoso; rispetto alla pianura c’è quindi più lavoro, e l’acqua è molto scarsa. Lavoro nel campo fino al tramonto, poi torno a casa, preparo da mangiare e ceno con la famiglia. Poi preparo da mangiare per i maiali. Quando ho un po’ di tempo libero durante il giorno o la sera, come le altre donne e le ragazze qui, mi dedico al ricamo. La domenica è giorno di festa: possiamo rilassarci e andare al mercato, per portare qualcosa da vendere (un pollo, un maialino, vestiti ricamati ecc.) o comprare qualcosa che da sole non possiamo farci, un pettine, dei nastri….andare al mercato è un’occasione di festa, dopo una settimana piena di lavoro. A volte con le mie amiche beviamo qualcosa, ma alle due del pomeriggio al massimo torniamo a casa, mentre gli uomini rimangono fino a quando vogliono, e spesso bevono tantissimo.


Il problema maggiore per noi è la malnutrizione, poichè si mangia solo riso o mais, con un po’ di verdura e pochissima carne. Non siamo abituati a mangiare diversi tipi di cibo, da noi è sempre stato normale coltivare e mangiare sempre le stesse cose. Ho capito che questo non va bene per la nostra salute. Oxfam Italia ci ha aiutato infatti a diversificare le coltivazioni, con nuovi tipi di verdura e frutta che mai avevamo prodotto: cavolo, zucchine, pere, ananas, pesche. Abbiamo quindi molte vitamine in più nella nostra dieta e in quella dei nostri bambini e possiamo vendere al mercato le verdure che non consumiamo. La frutta non è ancora matura, ma io avuto un raccolto di verdura eccezionalmente abbondante: ho potuto persino portare al mercato 2 sacchi di cavoli e ogni cavolo pesava circa 3kg! Oxfam Italia ci ha aiutato anche a costruire nuove stalle per i maiali, più pulite e igieniche, e ci ha dato anche alcune capre e maiali; la carne di capra non l’abbiamo ancora assaggiata, perché l’allevamento è molto recente.

Io sono stata scelta come promotrice di salute per il mio villaggio, mi occupo di realizzare insieme a Oxfam Italia le campagne informative su igiene e nutrizione.  Nel mio comune si usa la lingua degli H’mong, di cui non esiste la forma scritta. Parlo bene il vietnamita, anche se non so né leggere né scrivere in questa lingua. Spiego alle mie vicine e ai membri del villaggio quanto sia importante mangiare tipi di verdura e frutta diversi, per stare meglio e non ammalarsi, e aiuto Oxfam Italia a realizzare le attività nel villaggio.

a cura di Anh Doi, Ufficio Mediterraneo e Asia, Oxfam Italia

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