Viviamo in un mondo in cui la ricchezza si concentra sempre più nelle mani di pochi, mentre miliardi di persone lottano per soddisfare bisogni essenziali come cibo, salute e istruzione. Le disuguaglianze economiche non sono casuali né inevitabili: sono il prodotto di scelte politiche, strutture di potere e sistemi economici che avvantaggiano chi è già privilegiato. Eppure, esistono soluzioni concrete per invertire questa tendenza. Capire le cause e gli effetti delle disuguaglianze è il primo passo per costruire un futuro più giusto.
Che cos’è la disuguaglianza economica?
La disuguaglianza economica si riferisce alla distribuzione ineguale di reddito e ricchezza tra individui o gruppi. Oggi, l’1% più ricco della popolazione mondiale possiede più del 45% della ricchezza globale. Questo divario significa che mentre alcuni accumulano fortune, miliardi di persone vivono con meno di 6,85 dollari al giorno. Le cause? Politiche fiscali inique, sfruttamento delle risorse, evasione ed elusione fiscale, deregolamentazione finanziaria. Le disuguaglianze non sono solo numeri: si traducono in accesso limitato ai servizi essenziali, come sanità e istruzione, e in opportunità di vita profondamente diverse tra ricchi e poveri. Per questo, è fondamentale tassare in modo più equo i grandi patrimoni e garantire un sistema che redistribuisca la ricchezza per promuovere equità sociale e sviluppo inclusivo.

Quali sono le disuguaglianze socio-economiche?
Le disuguaglianze socio-economiche sono molteplici e interconnesse. Comprendono le disparità di reddito, ma anche l’accesso ineguale a istruzione, cure sanitarie, casa, lavoro dignitoso e protezione sociale. Sono il risultato di politiche che favoriscono chi è già privilegiato: tagli al welfare, servizi pubblici privatizzati, mancanza di protezione per i più vulnerabili. In molti contesti, le donne guadagnano in media il 20% in meno degli uomini e svolgono il 75% del lavoro non retribuito. Le bambine, le minoranze etniche e le comunità rurali sono spesso le più colpite. Ad esempio, 129 milioni di ragazze nel mondo non hanno accesso alla scuola. Oxfam affronta queste ingiustizie sostenendo l’empowerment femminile, promuovendo l’accesso universale ai servizi pubblici e lavorando per sistemi fiscali più equi, come proposto dall’iniziativa ONU per una riforma globale della cooperazione fiscale.

Come capire le disuguaglianze?
I dati sono chiari: 258 milioni di bambini non frequentano la scuola; oltre 3,5 miliardi di persone vivono in povertà relativa. Ma serve anche una lettura critica: capire le disuguaglianze significa guardare oltre i numeri. Serve analizzare le radici politiche ed economiche del problema, ma anche ascoltare le esperienze delle persone che ne sono colpite. quali sono le politiche che producono queste situazioni? Chi ne trae vantaggio?
Proponiamo una visione alternativa che parte da riforme fiscali giuste, investimenti nei beni comuni e parità di accesso alle opportunità. L’obiettivo 10 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, infatti, invita a ridurre le disuguaglianze sia all’interno che tra i Paesi. È un obiettivo ambizioso, ma possibile: servono volontà politica, partecipazione civica e giustizia economica.
Scarica il report di Oxfam “Disuguaglianza: povertà ingiusta e ricchezza immeritata”.