
Il Centro Operazioni Emergenza (COE) della Repubblica Dominicana ha informato oggi che l’uragano Sandy ha causato lo sfollamento di 8755 persone e l’isolamento di 77 comunità. Ci sono 11 province in stato massimo di allerta e 10 in stato di allerta medio. Tra le aree in stato di massima allerta ci sono le zone dove interviene Oxfam Italia e le altre Oxfam presenti in Rep. Dominicana: Barahona, Pedernales, Bahoruco, San Juan de la Maguana, Independencia, Elías Piña, Dajabón, Monte Cristi, Azua, Santo Domingo.
Secondo il servizio meteorologico dominicano, si prevede che fino a sabato continueranno a cadere forti piogge con raffiche di vento a causa della perturbazione lasciata dal passaggio dell’Uragano Sandy, che ha colpito anche Cuba ed Haiti. La situazione è difficile. I danni provocati dall’uragano Sandy all’agricoltura si aggiungono a quelli che aveva già provocato a fine agosto il passaggio della tormenta tropicale Isaac e per contrastare i quali Oxfam Italia stava già intervenendo con azioni di riattivazione dell’agricoltura locale.
Gli ulteriori problemi creati dall’uragano rischiano di compromettere seriamente la sicurezza alimentare delle province meridionali colpiti e di acutizzare situazioni già gravi di povertà e vulnerabilità. Minaccia di dengue e colera. Il paese è colpito da una grave epidemia di dengue ed è ancora in corso un’epidemia di colera. Le piogge causate dal passaggio di Sandy mettono in una situazione di pericolo igienico-sanitario migliaia di persone.