Tutti dobbiamo essere al sicuro
Il lavoro di Oxfam nelle emergenze per salvare vite.
Il nostro obiettivo è salvare vite. Per farlo dobbiamo essere in grado di rispondere a tutti i tipi di bisogni.
Dal nostro intervento di emergenza ai processi di sviluppo locale, ci adoperiamo per rafforzare la capacità di far fronte alle crisi con risorse proprie per tornare rapidamente alla normalità.
Nei contesti di emergenza lavoriamo a stretto contatto con associazioni ed enti pubblici locali e nazionali, rafforzandone le capacità.
Nell’azione umanitaria ci adoperiamo per far rispettare e tutelare i diritti delle persone colpite dal disastro.
Quali sono gli interventi di Oxfam nelle emergenze
WASH (Water and sanitation): Distribuzione di acqua, kit igienico sanitari e installazione latrine per evitare il manifestarsi e il diffondersi di malattie.
Protection: Protezione dei civili per garantire e migliorare la sicurezza da minacce di violenza, abusi e deprivazioni, con particolare attenzione alle persone più vulnerabili.
Prevenzione: Lavoro insieme alle autorità locali e ai partner per porre in essere politiche e pratiche di prevenzione.
Accesso al cibo e sostegno al reddito: Distribuzione di cibo, agevolazione accesso al credito e al mercato.
Agiamo su diversi livelli per ridurre le minacce
- Advocacy e Campaigning Capacity building: per sostenere le autorità nella protezione dei civili;
- Presenza: usando la presenza fisica si possono evitare attacchi e violenze sui più vulnerabili;
- Assistenza: fornendo servizi e materiali di modo che le persone possano evitare le minacce;
- Informazione: fornendo informazioni imparziali di modo che possiamo mettere nelle condizioni le persone di prendere decisioni per la propria sicurezza.
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Quali sono le emergenze in cui lavora Oxfam?
Emergenza Siria

Sette anni di conflitto hanno causato 400.000 morti e quasi 6 milioni di rifugiati nei paesi limitrofi. 13 milioni hanno bisogno di aiuto umanitario nel paese.
Lo scorso anno Oxfam ha aiutato circa due milioni di persone nel paese e in quelli ospitanti, come Libano e Giordania, garantendo acqua potabile, servizi igienici e cibo, oltre ad aiuti per avere un reddito e agevolando l’accesso alle opportunità di lavoro e ai servizi sanitari, sociali e legali, e sostenendo i rifugiati con progetti di accoglienza o attraverso i corridoi umanitari. In Siria Oxfam ha garantito acqua pulita a più di 1.5 milioni di persone in 10 governatorati, e sta lavorando nella promozione della salute e dell’igiene, nello smaltimento dei rifiuti solidi e nel sostegno alle attività generatrici di reddito.
Guerra e fame in Yemen

Tre anni di conflitto devastante hanno spinto lo Yemen in una delle più gravi crisi umanitarie del mondo.
Dall’inizio del conflitto, nel marzo 2015, sono morti oltre 5.550 civili, e 3 milioni di persone sono state costrette a abbandonare il paese sull’orlo della carestia. Più della metà della popolazione non ha cibo sufficiente. Raid aerei, combattimenti, razzi e cecchini hanno distrutto case, scuole, ospedali, fabbriche, fattorie. Anche prima dell’ultima escalation del conflitto, più di 10 milioni di yemeniti soffrivano la fame ogni giorno. Lo Yemen era il paese più povero del Medio Oriente, e povertà e disuguaglianza erano in continua crescita. Oggi la situazione è drammaticamente peggiorata, anche perché lo Yemen è inoltre attraversato dalla più grande epidemia di colera che sia stata mai registrata. Da aprile l’epidemia si è diffusa in ogni angolo del paese, già martoriato dalla guerra, uccidendo più di 2.200 persone. Dal luglio 2015 Oxfam ha aiutato più di 2.8 milioni di persone in 9 governatorati garantendo acqua e servizi igienico sanitari, assistenza economica, e buoni per il cibo.
Crisi umanitaria in Sud Sudan

Il Sud Sudan è in piena crisi umanitaria, a causa di tre anni di guerra civile. Quasi metà della popolazione soffre la fame e ha disperato bisogno di aiuto: è la più grave emergenza di rifugiati in Africa.
Quasi 4 milioni di persone sono state costrette ad abbandonare le proprie case a causa del conflitto; l’Uganda ospita 1 milione di rifugiati, e un altro milione sono fuggiti in Etiopia, Sudan, Repubblica Democratica del Congo. La maggior parte sono donne e bambini. Oxfam lavora per garantire acqua, cibo e servizi igienico sanitari ai più vulnerabili, inclusi coloro che si sono rifugiati nelle isole più remote in mezzo alle paludi. Nel 2017 ha aiutato oltre 500.000 persone.
Rifugiati Rohingya in Bangladesh

Più di un milione di rifugiati Rohingya sono fuggiti in Bangladesh dalle violenze in Myanmar.
Solo da agosto 2017, i rifugiati arrivati in Bangladesh sono stati 671.000, e centinaia continuano ad arrivare ogni settimana. Più della metà sono bambini sotto i 18 anni, e più della metà donne e bambine, ospitati in campi per sfollati le cui condizioni sono drammaticamente peggiorate con l’arrivo della stagione dei monsoni. Oxfam lavora per garantire acqua e servizi igienico sanitari, e installando impianti fognari a beneficio di 50.000 persone. Nella zona di Teknaf garantisce 300.000 litri d’acqua potabile al giorno. Fino ad ora ha raggiunto almeno 240.000 persone.
Siccità in Etiopia

L’Etiopia, insieme al Kenya e alla Somalia, sta soffrendo una drammatica siccità che ha spinto alla fame milioni di persone.
Dopo 18 mesi di siccità causata da El Niño la regione del Corno d’Africa sta attraversando un altro periodo di assenza di precipitazioni, che ha colpito comunità di agricoltori e pastori aggravandone le condizioni già drammatiche. I raccolti sono seccati e il bestiame ha cominciato a morire, mentre la mancanza d’acqua causa l’insorgere di malattie come il colera e la diarrea: a marzo si sono già registrati 21.000 casi in Etiopia, dove 8.5 milioni di persone soffrono la fame, specialmente nella regione Somali del Sud. La mancanza di acqua e cibo hanno aggravato la condizione dei rifugiati e degli sfollati: con più di 780.000 rifugiati, l’Etiopia è uno dei paesi africani che ne ospita di più. Oxfam garantisce aiuto nelle zone più remote della regione Somali del Sud, la regione più colpita e la meno interessata dagli aiuti internazionali. Fino a oggi oltre 653.000 persone hanno ricevuto acqua e aiuti in denaro, e 212.000 capi di bestiame sono stati vaccinati.
Assistenza migranti vulnerabili in Sicilia e a Ventimiglia

Migliaia di persone vivono per strada, senza alcuna assistenza, esposti ad abusi e criminalità.
In Italia un numero stimato di 10.000 migranti, inclusi richiedenti asilo e rifugiati, vive al di fuori del sistema di accoglienza, in condizioni precarie, marginalizzati, senza alcuna assistenza istituzionale e con limitato accesso a cure mediche, in accampamenti informali spesso privi di acqua e servizi igienico sanitari. L’intervento umanitario di Oxfam in Italia è basato sul un approccio di protezione a sostegno dei diritti dei migranti, garantendo anche assistenza concreta in risposta a bisogni immediati.
Oxfam lavora con le organizzazioni partner esperte in assistenza legale e con le associazioni sul territorio; il team mobile di Oxfam si indirizza verso i migranti più vulnerabili in Sicilia e in Liguria, a Ventimiglia, garantendo informazioni legali, orientamento in termini di servizi specializzati cercando di rispondere alle esigenze di ciascuno.
Sudan, emergenza in Darfur

A seguito del conflitto in corso in Sud Sudan, ulteriormente aggravato da fame e carestia, decine di migliaia di persone si sono rifugiate in Sudan e necessitano di aiuto.
I rifugiati sud sudanesi sono stati ricollocati e accolti in nuovi campi o si sono stabiliti nelle zone in prossimità dei campi. La mancanza di acqua e più in generale le scarse pratiche igieniche sono la principale causa del propagarsi di malattie. Oxfam copre i bisogni principali in termini di acqua e igiene (WaSH) di 65,332 persone all’interno dei campi e nelle zone circostanti, includendo tra i beneficiari, oltre ai rifugiati sud sudanesi, anche la popolazione locale che li accoglie.
Striscia di Gaza, un’emergenza infinita

Il blocco imposto da Israele intrappola una popolazione in continua crescita.
Dal 2006, la popolazione di Gaza sta vivendo un deterioramento della propria economia, dei servizi di base ed una continua distruzione di infrastrutture a causa delle 3 guerre e del blocco imposto su Gaza tuttora in corso. Si stima che il 65% della popolazione di Gaza non abbia un accesso sostenibile all’acqua potabile e dipenda da fornitori privati spesso irregolari e senza licenza, che non rispettano gli standard igienici minimi, esponendo così la popolazione a gravi rischi per la propria salute. A causa del blocco e delle restrizioni imposte da Israele, le comunità – e soprattutto i giovani – vedono poi drammaticamente ridotte le possibilità di lavorare o avere dei redditi sostenibili. Oxfam Italia ha posto particolare attenzione sull’accesso all’acqua potabile e le condizioni igieniche e ambientali della popolazione beneficiaria, costruendo un impianto di desalinizzazione delle acque salmastre, unito a serbatoi per lo stoccaggio e punti di riempimento, che servirà 10.000 persone.
Conflitto in Iraq

Milioni di persone sono fuggite a causa delle violenze
4.2 milioni di persone sono fuggite dalle zone di conflitto e hanno un disperato bisogno di assistenza umanitaria. Oxfam lavora per ripristinare i servizi di base quali acqua e servizi igienico sanitari e promuovere attività generatrici di reddito per gli sfollati che tornano a casa. Dall’inizio del lavoro nel paese, Oxfam ha raggiunto quali 2 milioni di persone, di cui quasi 100.000 solo a Mosul.
Insieme possiamo salvare e proteggere la vita delle persone colpite da catastrofi naturali o conflitti drammatici.